La città fu infatti teatro di numerosi bombardamenti e aspre battaglie tra l’esercito tedesco e quello degli alleati, specialmente tra il 21 e il 28 dicembre del 1943 durante la cosiddetta “battaglia di Ortona” che portò Churchill a definire Ortona come la "Stalingrado d’Italia“.

In seguito la città è stata ricostruita e, grazie al suo fiorente porto, è ora diventata uno degli scali marittimi principali della regione.

 

Fra i monumenti di Ortona, la maestosa Cattedrale di San Tommaso, costruita sulle rovine di un tempio pagano dedicato a Giano del secolo VI, che sorge al centro della città. La chiesa nel corso dei secoli ha subito varie distruzioni e rifacimenti. Dal 1258 custodisce, nella cripta, le reliquie dell'Apostolo Tommaso e la pietra tombale in calcedonio trafugati a Chios, isola dell'Egeo, dall'ortonese Leone nel corso di un'azione militare. Sul finire del 1570 assurse alla dignità di Cattedrale e il 23 dicembre 1859, con Bolla di Pio IX, fu insignita del titolo di Basilica Minore.

 

 

Raggiungere Ortona in volo partendo dall'Aviosuperficie L'Aquila è molto semplice, e la pianificazione da seguire dipende soltanto dai luoghi che interessa vedere sul territorio abruzzese. Saremo in contatto con il CTR di Pescara, a cui bisognerà indicare rotta da seguire e quota desiderata.

BucchianicoUna prima possibilità consiste nel seguire l'itinerario tracciato nell'articolo per Bucchianico (punti di riferimento, da fornire al CTR di Pescara, Forca di Penne (valico dell’Appennino centrale) o Popoli, a 6000 piedi per superare il sistema montuoso. Quindi con prua 70° proseguire in direzione del porto, molto caratteristico e facilmente riconoscibile dall'alto.

 

Un'alternativa potrebbe essere quella di interessare direttamente l'aeroporto di Pescara, in cui eseguire un Touch&Go, naturalmente previa autorizzazione, che ci potrebbe anche consentire di usufruire dell'ausilio del sistema PAPI (Precision Approach Path Indicator) disponibile in aeroporto.

Ripartiti da Pescara, ci si dirige verso Sud lungo la costa abruzzese.

 

 

Il Cimitero Militare CanadeseNel cimitero sono raccolte le spoglie dei soldati del Commonwealth britannico (1665 in totale), in massima parte canadesi (1375), morti nel dicembre del 1943 durante i combattimenti per l'attraversamento del fiume Moro e successivamente nella battaglia di Ortona. Il cimitero contiene il maggior numero di caduti canadesi in Italia.

 A pochi minuti di volo, sempre costeggiando la costa verso Sud, si arriverà alla Marina di San Vito Chietino, potendo osservare dall'alto alcuni dei caratteristici trabocchi.

Costruiti lungo le spiagge e ancorati a rocce o scogli, i trabocchi (o trabucchi) sono delle ingegnose costruzioni in legno che venivano utilizzate per pescare. Una piattaforma di legno che si allunga verso mare con due (o più) lunghi bracci, chiamati antenne, a cui viene legata una rete a maglie strette, nota come trabocchetto. Un articolato sistema di argani permetteva di immergere la rete in acqua e poi di tirarla su con il pescato.

 

Marina di San Vito Chietino

Considerati uno dei mezzi per la pesca più antichi del mondo sembra che l’origine dei trabocchi risalga ai tempi dei fenici.

In caso di contatto negativo con il CTR di Pescara dopo Ortona, o su richiesta di Pescara, si contatterà Brindisi Informazioni.

Da ricordare, che dal 1° giugno al 30 settembre compresi, un volo VFR non può essere effettuato al di sopra delle spiagge (entro 100 m da entrambi i lati della linea di costa) ad un’altezza inferiore a 1000 piedi.

Buon Volo!