Bucchianico è un antico centro medievale in provincia di Chieti, di oltre 5000 abitanti, che si sviluppa a circa 370 metri s.l.m. lungo uno dei colli appartenenti alla dorsale collinare preappenninica e divide le valli formate dai fiumi Alento a nord e Foro a sud.
Il territorio comunale si estende per circa 38 kmq, ed il borgo visto dall’altro presenta la sua caratteristica forma allungata che segue la morfologia del colle.
La storia di Bucchianico è antichissima. Al Museo de «La Civitella» di Chieti, sono esposti diversi reperti: una fibula in bronzo, datata IX sec. a. C., tre bronzetti votivi e una scultura di una testa maschile in marmo provenienti proprio dal territorio di Bucchianico.
Gli storici concordano però che per trovare una struttura urbana compiuta, occorre attendere il IX secolo d. C., quando gli abitanti di Buca, una località vicina a Vasto, distrutta dai Saraceni, cercarono rifugio su questo colle.
Medievale è tutta la zona detta “castellara” dove vi è la possibilità di vedere l’unica antica porta di accesso a Bucchianico rimasta in piedi. È ad arco acuto. Antichissime sono le confraternite che operarono a Bucchianico. La più antica, da una documentazione esistente, dovrebbe risalire addirittura al 1033.
Era intitolata a San Giacomo ed operava all’interno della chiesa dei SS. Angelo e Salvatore.
Nel XIV secolo ebbe alcuni dissidi con Chieti per problemi di confini e subì un assedio da parte dei teatini, risolto, senza spargimento di sangue, grazie ad un sogno miracoloso che Sant’Urbano fece al Sergentiere. Da questo episodio prende origine la famosa festa dei Banderesi che si festeggia ininterrottamente da circa sette secoli a Bucchianico.
Altro evento importante per la storia di Bucchianico, la nascita il 25 maggio 1550 di Camillo de Lellis, (morto a Roma il 14 luglio 1614) fondatore dell’Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani). Nel secolo XVIII molte famiglie borghesi, tra cui i De Lellis, Maccarone, Maximino, Torello, Sancto Ferrari, Urbanucci, acquisirono titoli nobiliari e chiamarono maestri fabbricatori lombardi per farsi costruire palazzi al centro storico. Tuttora nei vari scantinati di questi palazzi si trovano ambienti di grande interesse architettonico, con volte ora a crociera ed ora a botte lavorate con mattoni a vista. Erano frantoi, cantine, magazzini necessari per il commercio con Venezia e la Dalmazia attraverso il porto di Ortona e per le famose fiere lancianesi.
Protettore di Bucchianico dal 1623 e di Chieti dal 1624, Camillo de Lellis fu canonizzato nel 1746. I Papi successivi lo elessero celeste patrono della sanità civile e militare, degli ospedali e delle case di cure, degli ammalati, della Regione Abruzzo. È considerato precursore della Croce Rossa. I Camilliani sono presenti nei cinque continenti. Viene festeggiato il 14 e 15 luglio.
IN VOLO
Per raggiungere Bucchianico dall’Aviosuperficie si procede in direzione Costa Adriatica, entrando in contatto con il CTR di Pescara (l’ATZ è classificato «Delta») in quanto interesseremo lo spazio controllato dall’aeroporto. Una piccola deviazione, prima di entrare nel CTR di Pescara, potrebbe consentire di sorvolare anche Rocca Calascio.
Come punti di riferimento, da fornire a Pescara, possiamo scegliere Forca di Penne (valico dell’Appennino centrale) o Popoli, su cui saremo a 6000 piedi per il sistema montuoso da superare.
Altro punto di riferimento ben visibile sarà a seguire la città di Chieti, che potremmo pensare di raggiungere per proseguire sulla costa o, volendo, per un touch and go al vicino aeroporto di Pescara.
Bucchianico sarà facilmente individuabile a Sud di Chieti (si veda la mappa)